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Sentenza Storica Tribunale di Catania

Gli eredi di una donna deceduta a causa di epatite post trasfusione, hanno diritto al risarcimento, anche se la congiunta, in vita, non aveva formulato alcuna richiesta di risarcimento danni.

Il caso riguarda una donna affetta da Epatite C a causa di trasfusioni di sangue infetto subite nel 1987, in concomitanza ad un intervento di isterectomia totale.

Solo nel 2009 accusava i primi sintomi dell’epatite e, in discendenza della patologia, la donna accusava anche danni di natura psico-fisica.

La stessa però decedeva nel corso del 2011, per cause diverse dall’epatite, e non aveva ancora formulato, in vita, alcuna richiesta di risarcimento danni nei confronti del Ministero della Salute.

Il marito e le due figlie affidavano all’Avv. Silvio Vignera l’incarico di formulare richiesta di risarcimento relativamente ai danni che la congiunta aveva subito, quand’era ancora in vita, in conseguenza dell’epatite contratta, anche se tale patologia, come detto, non era stata la causa del suo decesso (altrimenti, altri ed ulteriori erano i ristori economici spettanti ai familiari).

I tentativi in via stragiudiziale rimanevamo inascoltati.

Agli inizi del 2016 l’Avv. Vignera proponeva giudizio di risarcimento danni innanzi al Tribunale di Catania.

Con sentenza recente, il Tribunale di Catania riconosceva il diritto del marito e delle due figlie della vittima ad ottenere il risarcimento dei danni che la congiunta aveva subito, quand’era ancora in vita, in conseguenza dell’epatite contratta, anche se la stessa non aveva mai fatto richiesta di indennizzi o risarcimento al Ministero.

 

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