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"è sbronzo!", ma l'uomo muore

Maxi risarcimento per la famiglia.
Muore dopo visita della guardia medica. Risarcito il familiare. Il figlio: ”Mio padre non era ubriaco, poteva salvarsi”.
La vittima è un sessantenne. Risarcimento Record per i familiari: chiesto un milione di euro. La tragedia risale all’estate del 2013, quando F.S., un sessantenne della provincia di Palermo, va alla guardia medica perché accusava gravi malesseri.

Il medico di turno lo <caccia via> dicendogli di smaltire la sbornia, concludendo così che si trattasse di ” stato di ubriachezza”.
Nessun farmaco, nè tantomeno un successivo controllo, nonostante i vari solleciti dei familiari giunti alla guardia medica del piccolo paesino delle Madonie.
L’uomo ritorna a casa e continua a stare male. La mattina successiva il suo cuore smette di battere e l’uomo muore.
Disperato per la perdita del padre, il figlio denuncia l’accaduto. Si apre un fascicolo in procura. A rappresentarlo, l’avv. Silvio Vignera, il quale dopo diverse perizie medico legali, ha dimostrato che l’uomo era deceduto per una grave insufficienza respiratoria non dovuta all’alcool.

“un approfondito controllo clinico da parte del medico di guardia – ha sottolineato l’avvocato Silvio Vignera – come dimostrato in perizia, avrebbe indotto lo stesso all’ospedalizzazione del paziente, che avrebbe potuto consentire all’uomo chance di sopravvivenza”.
La vicenda si è conclusa con la sottoscrizione di una transazione con la compagnia assicurativa dell’azienda sanitaria che prevede l’erogazione al figlio di un cospicuo risarcimento.
“Abbiamo ottenuto, in questa prima fase – conclude l’avvocato Vignera – un parziale acconto di centomila euro come risarcimento danni in via transattiva. Per chiudere la spiacevole vicenda otterremo un risarcimento danni di un milione di euro, perché questo è stato il danno provocato dal superficiale controllo clinico da parte del medico di guardia che quel giorno ha visitato il familiare del mio assistito. Se il controllo da parte del sanitario fosse stato più accurato, probabilmente l’uomo adesso sarebbe ancora in vita”.

Tags: Storie di successo

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